vendredi 29 janvier 2010

Galileo - un progetto strategico ed un nuovo contratto di 85 milioni di euro attribuito a Thales Alenia Space

La posizione di Thales Alenia Space nel settore spaziale e le qualità delle sue prestazioni vengono dimostrate una volta di più con un contratto di 85 milioni di euro che la Commissione Europea ha appena attribuito, il 7 gennaio 2010, al gruppo franco-italiano. Si tratta di uno dei sei mercati portanti sulla fornitura della capacità operazionale iniziale del sistema Galileo : il futuro sistema di localizzazione satellitare. Thales Alenia Space dovrà fornire dei servizi di sostegno del sistema, che copre i servizi industriali necessari all’ESA per l’integrazione e la validazione di Galileo.
La radionavigazione satellitare, che consente di determinare in tempo reale e con precisione la posizione di una persona, è una tecnologia avanzata che funziona per via di recettori che consentono la recezione di segnali emessi da diversi satelliti. Interessa tutti i settori dell’economia e della società come l’automobile, la telefonia mobile, la sicurezza civile o il settore bancario. Il mercato mondiale di prodotti e servizi collegati alla radionavigazione dovrebbe tornare intorno ai 300 miliardi di euro entro il 2020, con più di 3 miliardi di recettori in funzione.L'industria italiana e quella francese contribuiscono al design e alla realizzazione del sistema Galileo. Thales Alenia Space Francia si occupa del Galileo mission segment, il segmento terra che garantisce la funzionalità del sistema. Tutte le componenti europee (Italia, Francia, Spagna e Belgio) contribuiscono alla realizzazione dello space segment, cioè i satelliti. Thales Alenia Space Italia è il sistemista, si occupa della costruzione del sistema (systeme engineering). Inoltre, uno dei centri di controllo di Galileo sarà localizzato in Italia, vicino al centro spaziale Fucino, della società Telezpazio. Bisogna dire che la regione Lazio in collaborazione con ASI ha realizzato il Galileo Test Range che rappresenta un'importante infrastruttura di test e verifica dei segnali di Galileo, per la validazione delle applicazioni e la loro certificazione.

Il Consiglio dei ministri di dicembre 2002 ha definito i servizi che dovrebbero essere offerti dal sistema Galileo il cui accesso sarà più o meno ristretto:
*il servizio di base di posizionamento satellitare (Open Service) – gratuito, accessibile a tutti
*il servizio commerciale (Commercial Service) – consentirà lo sviluppo di applicazioni a fine professionale, criptate, in tutti i campi (settore bancario, energia, lavori pubblici, edilizia – a pagamento
*il servizio « vitale » (Safety of Life) per le applicazioni che mettono in pericolo la vita umana, la sicurezza delle persone, soprattutto nei trasporti (aviazione civile, traffico marittimo e portuario, applicazioni ferroviarie)
*il servizio di ricerca e di salvataggio (Search and Rescue Service), collegato al salvataggio della vita umana – sistemi di assistenza e di soccorso
*il servizio governamentale (Public Regulated Service o PRS) – criptato e resistente alle interferenze, riservato principalmente ai bisogni specifici delle autorità pubbliche responsabili della protezione civile, della sicurezza nazionale che richiedono un grado alto di continuità (polizia, dogane, vigili del fuoco, trasporto di materie periocolose, sorveglianza del territorio.

Galileo è stato concepito per consentire all'Unione Europea di acquistare un’independenza tecnologica nei confronti degli Stati Uniti, pero degli standard comuni sono stati messi a punto per assicurare la campatibilità con il GPS americano – in seguito a un accordo con gli Stati Uniti nel 2004. L’obiettivo di Galileo è globale e dunque i concepitori lavorano in cooperazione con partner di paesi terzi: Israel (luglio 2004) e Russia (marzo 2006) ma anche L’Ucraina, L’India, il Marocco, il Brasile e la Corea del Sud. Galileo rappresenta per questo fatto il primo servizio pubblico mondiale.

lundi 18 janvier 2010

Thales Alenia Space - un esempio di partenariato italo-francese

Thales Alenia Space è una società italo-francese, creata in aprile 2007. Si tratta di una joint venture tra la società francese Thales (67% e la società italiana Finmeccanica (33%). Thales Alenia Space possiede 11 siti industriali in 4 paesi europei: Francia (Cannes-sede sociale (foto), Toulouse, Colombes), Italia (Roma, L’Aquila, Torino, Firenze, Milano), Belgio (Hoboken, Charleroi) e Spagna (Madrid)

Attività e prodotti : Sistemi spaziali completi, satelliti di telecommunicazione, di osservazione della Terra e per la climatologia, per le applicazioni scientifiche, infrastrutture spaziali abitate, sistemi di lanciamento e trasporto, software spaziale.
* Satelliti di telecommunicazione : Syracuse 3 et Sicral (telecommunicazione militare), Alphabus (in cooperazione con EADS Astrium Satellites), Koreasat-6 per l’operatore Korea Teelecom (in partenariato con il fabbricante americano Orbital), costellazioni di satelliti per i cellulari Globalstar, costellazioni di satelliti O3b per Google.
* Satelliti di telelocalizzazione: Sentinelle-3 per una missione di oceanografia (programma ESA), SMOS per l’osservazione del ciclo de l’acqua, Radarsat, Sentinel 1.
* Satelliti scientifici: telescopio spaziale Herschel e il satellite Planck (per l’ESA), satelliti di altimetria spaziale (NASA/ CNES), Rosetta, GOCE, Mars Express, Venus express, Cassini-Huygens.
* Satelliti militari : Hélios per l’osservazione militare, Pléiades per l’osservazione della terra (applicazioni civili e militari)
* Satelliti di navigazione : EGNOS (sistema di posizionamento terrestre che supera in termini di fiabilità e precisione il GPS americano e il GLONASS russo) Galiléo, Giove-B
* Grandi sistemi a base di satelliti : GMES (ambiente e sicurezza), Cosmo-SkyMed, SAR-Lupe, il progetto LIAISON di geolocalizzazione per i servizi di emergenza (vigili del fuoco, forze della polizia ed enti pubbliche della protezione civile)
* Infrastrutture spaziali: spazio abitato per la Stazione Spaziale Internazionale : moduli Harmony, Tranquility e il il laboratorio Columbus.

I progetti nei quali il gruppo è implicato attualmente sono:
* Progetti ambientali basati sull’osservazione della terra – GMES (Global Monitoring for Environment and Security) e MSG (Meteosat seconda generazione) – Thales Alenia Space ha fornito tutti i satelliti Meteosat per Eumetsat (European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites) nel settore della meteorologia.
* Difesa : importanti programmi come i satelliti per telecommunicazione francesi e italiani e con i programmi di osservazione civile-militare come Hélios et Cosmo-Skymed (Francia e Italia) e Sar Lupe (Germania)
* Navigazione con Galielo – il nuovo sistema europeo di navigazione satellitare Scienza e sfruttamento, contraente principale nella missione ExoMars di esplorazione del pianeta Marte e per il satellite GOCE (Gravity Fiels and Steady-State Ocean Ciculation Explorer)
* Infrastruttura spaziale : la Stazione Spaziale Internazionale è uno dei progetti tecnologici più avanzati nel mondo e Thales Alenia Space ha costruito 50% dello spazio abitato della stazione e ha contribuito ai sistemi di lanciamento, trasporto e rientro.

I risultati di Thales Alenia Space
* Principale fornitore europeo di soluzioni satellitari per la Difesa e la Sicurezza
* Fornitore europeo di riferimento di servizi operazionali per le strutture dell’ESA, il CNES e l’ASI e i Ministeri della Difesa italiano, francese e tedesco.
* Molto attivo sul mercato di esportazione satellitare civile-militare nel Corea del Sud e Brasile. Attore maggiore nel settore delle telecommunicazioni spaziali con un’attività commerciale sui mercati degli Stati Uniti, America Latina, Mezzo Oriente e Asia.
* Leader mondiale per satelliti geostazionari per il clima con una grande esperienza nelle missioni climatologiche in bassa orbita e nella costruzione di segmenti di terra per l’osservazione della terra.
* Leader europeo nello sviluppo di strumenti per le immagini di alta precisione, ottica e radar e leader mondiale per le immagini di altimetria spaziale.
* Ruolo fondamentale nel programma Copernico e implicazione importante nel progetto ORFEO (Optical and Radar Federated Earth Observation)
* Attivo nelle missioni di esplorazione dell’universo. Thales Alenia Space è il primo contraente di Exomars, un programma di un valore di 600 milioni di euro. L’obiettivo è di inviare un land rover su Marte per trovare traccie di vita passata o presente.
* Dall’inizio del programma Galileo, Thales Alenia Space è un partner importante, responsabile del segmento di terra, dell’integrazione dei satelliti e l’elaborazione di dispositivi critici e sotto sistemi. Il satellite Giove-B è stato lanciato con successo in aprile 2008, integrato e verificato in precedenza sul sito di Thales Alenia Space di Roma.
* Stazione Spaziale Internazionale: Contraente principale dei tre Moduli Logistici Pressurizzati (Leonardo, Raffaelo, Donatello), per gli elementi di interconnessione tra i moduli. Thales Alenia Space è anche tra i realizzatori principali del laboratorio scientifico Columbus per la ricerca di microgravità nell’ambiente e dell’ATV (Automated transfer vehicle) che trasporta carburante, aria e acqua potabile alla Stazione Internazionale.

Il gruppo è responsabile dell’impiego di più di 7200 salariati in tutto il mondo, cio che corrisponde a circa 25% dell’impiego totale nel settore spaziale europeo. La società non sembra soffrire la crisi economica, grazie ai mercati portanti dei satelliti di telecommunicazione e dei programmi istituzionali sostenuti dall’ESA. Il suo fatturato supera 2 Miliardi di euro (33% del fatturato totale dell’industria spaziale nel 2008) e le prospettive sono favorevoli. (Cliccare per ascoltare Pierre Bénard, Direttore dello stabilimento di Thales Alenia Space di Cannes.) L’unico programma colpito dalla crisi è stato la seconda generazione di costellazioni di satelliti per la connessione con i cellulari Globalstar, che ha avuto bisogno di un prestito bancario di 579 milioni di euro. Il finanziamento è stato ricevuto nel 2009 e la costellazione sarà avviata a partire dal 2010. 2009 è stato un anno con un’attività forte. Anche se il mercato delle telecommunicazioni ha registrato un calo, il gruppo puo contare sul mercato dei programmi istituzionali che continua a aumentare di 3,4% all’anno. Direttamente colpita dal terremoto dell’Aquila, Thales Alenia Space ha lanciato un progetto di costruzione di un nuovo sito nella regione, che verrà attuato questi mesi. Reynald Seznec, PDG di Thales Alenia Space ha dichiarato che quest’azione si iscrive in un ampio progetto di sviluppo della regione degli Abruzzi, in stretta collaborazione con il governo italiano, le istituzioni locali degli Abruzzi e l’Agenzia Spaziale Italiana.
Il futuro è pieno di nuovi progetti e nuove sfide. Thales Alenia Space prepara una nuova missione franco-italiana di astronomia x Simbol X di CNES e ASI, una missione d’astronomia gamma SVOM in cooperazione con la Cina e degli studi per il programma Cosmic Vision dell’ESA.

samedi 16 janvier 2010

Al Centro ... dell'Anno Mondiale dell'Astronomia

Il Centro spaziale di Cannes Mandelieu è uno stabilimento industriale, situato negli Alpi Maritimi, dedicato alla realizzazione di satelliti artificiali. L’attività principale del Centro è, dal 1960 in poi, l’industria spaziale, dopo essersi coinvolto a turno, dal 1920 nell’industria aeronautica e l’astronautica. E importante menzionare che il Centro è il primo stabilimento industriale degli Alpi Maritimi il cui fatturato sale a circa 500 milioni di euro all’anno ed è uno dei primi esportatori della Costa Azzura. E anche uno dei più importanti siti industriali di Thales Alenia Space dove si trova anche la sua sede sociale. Il Centro riceve visitatori, clienti, capi di stato, organizza mostre, eventi culturali, concerti, colloqui, conferenze e sedute di progettazione in diretta dei lanciamenti dei satelliti costruiti sul sito. Nell’ambito dell’anno mondiale dell’Astronomia, Thales Alenia Space a inaugurato in ottobre l’esposizione Herschel/Planck all’Auditorium di Spacecamp del Centro Spaziale di Cannes. Costruito in questo stabilimento, il satellite Planck, che rappresenta una posta in gioco maggiore per l’inizio di questo 21esimo secolo, è stato lanciato a maggio dal centro spaziale di Kourou: Planck fornirà immagini dell’Universo cosi com’era 13,7 miliardi di anni fa. Ecco il clip di presentazione dell’anno mondiale dell’Astronomia, 400 anni dopo le prime osservazioni del cielo fatte da Galileo. L’anno mondiale dell’astronomia è un’azione lanciata dalle Nazioni Unite all’iniziativa dell’Unione Astronomica Internazionale e dell’Unesco. Questa stupenda iniziativa ci dà l’occasione di contemplare la belezza e la ricchezza del nostro universo.



Link utile : Scoprire, osservare, capire l'universo

vendredi 15 janvier 2010

Accordi italo-francesi

Francia e Italia hanno delle pratiche comuni nel settore spaziale.
Nel 2001 è stato firmato un accordo governamentale relativo a una cooperazione sull’osservazione della terra, grazie a un sistema duale con satelliti ottici, satelliti radar e il segmento terra associato.
Per cio che riguarda il settore delle Telecommunicazioni, a giugno del 2006 è stato firmato un accordo tra le due agenzie nazionali, relativo a uno studio di fattibilità (fase A) del progetto Athena-FIDUS. L'accordo è stato seguito da una Lettera di Intenzione tra le due parti, firmata nel 2007, per proseguire con le fasi successive, allo scopo di sviluppare una infrastruttura spaziale per i servizi di telecommunicazione a banda larga satellitare. Un tale progetto ha come obiettivo di rispondere alle neccessità in materia di telecommunicazione spaziale dei Ministeri della Difesa francese e italiano e delle istituzioni civili (sicurezza, vigili del fuoco, carabinieri, ecc).

Negli ultimi anni, i rapporti franco-italiani sono consolidati considerabilmente, in particolare con la conclusione, a febbraio 2007, di un Accordo Intergovernamentale tra i due paesi, con l’obbiettivo di rafforzare i legami per la collaborazione nel settore spaziale. Con questo accordo, Francia e Italia si impegnano a coordinare e armonizzare le loro proprie politiche e azioni allo scopo di contrubuire alla realizzazione della Politica Spaziale Europea. In particolare, l’accordo prevede la coordinazione delle attività dell’ESA e delle attività relative ai programmi multilaterali, bilaterali e nazionali. Il presente accordo è stipulato per una durata di 10 anni e dopo questa data sara automaticamente prolungato.

Nel settore dell’osservazione dell’universo, un Protocollo d’Intesa è stato firmato tra ASI e CNES a maggio 2007 per lo sviluppo della fase A del programma Symbol X, progetto nazionale CNES, per una missione scientifica realizzata con due satelliti orbitali che volano in formazione. Symbol X, operazionale nel periodo 2013-2016, offirà l’opportunità alle communità francese e italiana di essere leader nel campo dell’astrofisica X e alle industrie spaziali francese e italiana di diventare leader nel campo dei satelliti che volano in formazione.

Infine, nel mese di dicembre 2007, è stato realizzato un accordo di cooperazione specifico per lo scambio di personale tra le due agenzie.
La cooperazione italo-francese è presente anche in un ambito più grande di collaborazione a livello europeo che analizzeremo negli articoli seguenti.

jeudi 14 janvier 2010

L’industria spaziale europea : un settore relativamente piccolo e frammentato pero in aumento

Evoluzione e paragone
La situazione dell’industria spaziale è cambiata negli ultimi decenni. Le fusioni e le acquisizioni hanno ristrutturato il settore, seguendo delle strategie di integrazione verticale e orrizontale. Questo spiega il calo dell’impiego a partire dal 1995 che registra pero un nuovo aumento nel 2006, 2007 e 2008. I quattro gruppi industriali maggiori sono responsabili di 70% del totale dell’impiego nell’industria spaziale. Sei paesi, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Belgio concentrano 91% dell’impiego e sono gli attori maggiori sul mercato. Paragonato alla dimensione dei settori più tradizionali, come quello dei prodotti chimici oppure dell’industria automobilistica o del nucleare, l’industria spaziale è relativamente piccola. Con circa 30 300 dipendenti e un fatturato di circa 6 miliardi di euro nel 2008 (impiego e fatturato in aumento rispetto al 2007), il settore spaziale rappresenta soltanto 5% del totale dell’industria aerospaziale e difesa. Tra il 1999 e 2001, il profitto è stato maggiore di quello attuale. La causa unica del declino del fatturato dell’industria è il calo nella richiesta mondiale per satelliti commerciali di telecommunicazione. Nonostante, l’industria ha riuscito conservare la sua parte sul mercato. Le vendite sono aumentate nel 2008 di 10% rispetto al 2007 grazie anche alla stabilità dei programmi civili governamentali)

I clienti

L’industria spaziale europea ha due gruppi di clienti per i sistemi di lanciatori ed i vascelli spaziali. I primi interessati sono sempre le istituzioni : ESA e le agenzie nazionali (CNES, ASI, DLR), organizzazioni per lo sfruttamento dei satelliti (ex; Eumetsat, satelliti meteorologici) e l’esercito. 60% delle vendite nel 2008 sono dovute ai programmi spaziali governamentali. I programmi commerciali rappresentano 40% delle vendite nel 2008 e sono collegati allo svillupo della televisione satellitare ed altre applicazioni video.
Tipi di programmi

I programmi spaziali seguono tre grande linee di attività. Le applicazioni satellitari sono responsabili per 3,7 miliardi di euro nel 2008 (design, sviluppo e costruzione di sistemi di telecommunicazione, osservazione della terra, navigazione e geolocalizzazione). La seconda attività del settore spaziale è costituita da quella dei programmi di lanciatori (1,26 miliardi di euro). Le attività scientifiche rappresentano meno di 1 miliardo di euro e sono strettamente collegate a programmi governamentali.

Il settore spaziale europeo è piuttosto frammentato in Europa, soltanto sei paesi registrano delle vendite di più di 100 milioni di euro. Certi paesi beneficiano del coinvolgimento del governo nelle attività spaziali e possiedono delle ampie capacità industriali. Francia rappresenta 40% del settore seguito dall’Italia e dalla Germania.

mercredi 13 janvier 2010

L’industria spaziale europea : il gioco delle alleanze e la dominazione francese, tedesca e italiana.

L’industria spaziale europea è un settore strategico di nicchia che fa parte del complesso industriale più grande dell’Aerospaziale e Difesa il cui fatturato è di 133 miliardi di euro (rappresenta un terzo del fatturato di tutte le attività aerospaziali a livello mondiale). E importante notare che l’industria aerospaziale che include lo spazio e la difesa, è uno dei settori chiave dell’alta tecnologia dell’Unione Europea. L’industria spaziale, il cui fatturato è di 6 miliardi di euro, è dominata da quattro gruppi industriali maggiori : EADS, Finmeccanica, Safran et Thales, che soli generano 70% del fatturato di tutta l’industria spaziale europea.
> EADS Astrium è il principale gruppo spaziale europeo e il terzo mondiale. La Division, leader in produzione di satelliti, lanciatori e servizi spaziali, gioca una parte importante nei programmi spaziali istituzionali e militari in Europa (Ariane, Galileo).
> Thales Alenia Space è una joint venture italo-francese nata in aprile 2007 in seguito all’acquisto da parte di Thales delle attività spaziali di Alcatel Lucent detenute in Alcatel Alenia Space. Thales Alenia Space è diventata leader mondiale in termini di ordini, il primo costruttore in Europa nel campo dei satelliti e un attore maggiore nel settore dell’infrastruttura orbitale.
> Finmeccanica
è il secondo gruppo industriale italiano, il primo nell’alta tecnologia e uno dei primi cinque nel mondo. E presente nei settori della difesa, dell’aeronautica e dello spazio (con Thales Alenia Space, la sua joint venture con Thales) tra l’altro. Telespazio (Finmeccanica/Thales) è uno dei leader mondiali dei fornitori di servizi satellitari. La società mantiene numerose infrastrutture terrestre e propone una varietà di servizi a valore aggiunto. I suoi clienti sono istituzionali e privati.
> Snecma è una società francese del gruppo Safran, spacializzata nella fabbricazione di motori per l’industria aeronautica ed astronautica. Attrezza prima di tutto gli Airbus, dei Boeing, a i piani superiori del lanciatore Ariane.

L’industria spaziale è fortemente concentrata, sia da punto di vista geografico – la maggior parte delle attività si svolgono sul teritorio di qualche stato membro – che da punto di vista della dimensione dei gruppi industriali del settore – ci sono poche le società grandi. A parte i quattro gruppi maggiori, l’industria spaziale conta una cinquantina di società che producono eqquipaggiamento per le quattro holdings e una centinaia di altre società, molte tra di loro essendo Piccole e Medie Aziende Independenti. L’industria è diffusa in tutta l’Europa, ma i siti industriali maggiori sono in Francia, Germania e Italia. Lo sviluppo dell’industria spaziale in Europa si appoggia sulle agenzie spaziali, essendo molto aiutata da punto di vista finanziario dai contratti di ricerca e sviluppo delle agenzie, europea e nazionali, in particolare CNES e ESA. Il futuro dell’industria spaziale europea dipende da una politica di cooperazione europea. La realità è che nessun paese europeo non dispone solo di risorse finanziarie ed economiche sufficenti per portare a buon fine dei progetti ampi. Un’altra ragione per queste alleanze è rappresentata dalla necessità di compensare lo svantaggio nei confronti degli omologhi americani sul mercato internazionale, che l’Europa prova a recuperare ormai da 30 anni. Decine di anni sono stati necessari per lo sviluppo di gruppi industriali paragonabili a quelli degli Stati Uniti. Eads Astrium e Thales Alenia Space possiedono le capacità industriali e le unità commerciali le più importanti dell’Europa e si puo dire che hanno raggiunto il livello che li consente di presentarsi come un avversario competitivo dell’industria americana.

mardi 12 janvier 2010

CNES e ASI : le competenze forti della Francia e dell’Italia

Francia
Il CNES è un organismo pubblico creato nel 1961. La sua missione principale è di proporre al governo francese una politica spaziale nazionale al servizio dell’Europa. Questa politica ha l’obiettivo di conservare la posizione di CNES come leader in Europa ed il controllo dei sistemi spaziali. Una volta la politica spaziale definita dal governo, il CNES è responsabile di metterla in applicazione e di coordinarla con l’aiuto delle loro proprie team e attraverso la cooperazione con partners industriali e scientifici, nazionali e internazionali. Il CNES è un organismo a carattere Industriale e Commerciale (EPIC). Il CNES beneficia di un finanziamento pubblico, sottomesso a un controllo parlamentare e rende conto regolarmente al Consiglio di amministrazione e agli organismi di controllo pubblico. Il budget di CNES era nel 2007 di 1 740 millioni di euro, di cui 1382 venivano dalle sovvenzoni pubbliche. Il CNES impiega circa 2400 dipendenti con un contratto di diritto privato. Più dela metà sono dirigenti e ingegneri. Vengono distribuiti in 4 centri: Evry (Direzione dei lanciatori), Kourou (base di lanciamento), Parigi (sede sociale e amministrativa), e Toulouse (sistemi orbitali). La sede di Toulouse concentra 70% dell’effettivo.
Grazie allo sviluppo di Ariane, attribuita al CNES per il conto dell’ESA, la Francia dispone oggi di un sapere completamente unico in Europa, sui sistemi di lanciatori. Questa competenza è essenzialmente concentrata alla Direzione dei Lanciatori , à Evry e nell’industria spaziale francese, che assicura la direzione dei lavori di Ariane e circa metà della sua fabbricazione, per cio che riguarda la struttura e i motori. Il Centro Spaziale di Toulouse è competente in particolare sui sistemi orbitali, cioè le piattaforme satellitari, i loro strumenti e la verifica delle loro operazioni. Per le missioni di osservazione della Terra, l’industria spaziale francese dispone di una competenza riconosciuta nei sistemi di osservazione ottica. Le sue competenze per il totale delle applicazioni spaziali e in particolare in campo delle tellecomunicazioni spaziali si traduce con l’integrazione di un grande numero di satelliti, nell’ambito di programmi commerciali, nazionali, europei oppure nell'ambito della cooperazione internazionale.

Italia
L'ASI, Agenzia Spaziale Italiana, nata nel 1988 è un ente pubblico nazionale che ha il dovere di mettere in pratica la politica spaziale italiana. ASI dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e usa i fondi versati dal Governo per finanziare il progetto, lo sviluppo e la gestione operativa delle missioni spaziali con obiettivi scientifici e applicativi. ASI gestice missioni spaziali da sola o in collaborazione con i più grandi organismi spaziali internazionali, inanzitutto con l’ESA (l’Italia è il primo contribuente dopo la Francia e la Gemania), con la NASA e le altre agenzie nazionali. Per la realizzazione di satelliti e strumenti scientifici, l’ASI conclude dei contratti con società italiane attive nel settore italiano. Il centro principale si trova a Roma e i centri operazionali sono a Trapani, Matera (Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo) e Malindi, Kenya (Centro Spaziale Luigi Broglio). L’ASI conta attualmente 200 dipendenti ed dispone di un budget annuale di circa 800 milioni di euro.
L’Italia dimostra la sua volontà di sviluppare le sue competenze in materia di lanciatori, con la direzione dei lavori di sviluppo del lanciatore Vega, attribuito all’industria spaziale italiana dall’ESA. Gli industriali italiani forniscono la turbo-pompa a ossigeno per il motore criogenico di Ariane. L’industria italiana è attiva anche nel campo dell'osservazione della terra a base di radars e dispone di una capacità di realizzazione di piattaforme per satelliti. Dopo aver contribuito a diversi elementi della Stazione Spaziale Internazionale, l’Italia manifesta un interesse particolare per i programmi di esplorazione di Marte.
Le relazioni tra le autorità politiche e l’industria spaziale sono facilitate dalle agenzie spaziali. Come abbiamo visto, esse hanno le competenze tecniche necessarie per poter proporre dei programmi spaziali ai governi e le comptenze tecnologiche e legali necessarie per trattare con l’industria spaziale. Insieme, le agenzie e l’industria costituiscono la categoria produttiva del settore spaziale.