mardi 12 janvier 2010

CNES e ASI : le competenze forti della Francia e dell’Italia

Francia
Il CNES è un organismo pubblico creato nel 1961. La sua missione principale è di proporre al governo francese una politica spaziale nazionale al servizio dell’Europa. Questa politica ha l’obiettivo di conservare la posizione di CNES come leader in Europa ed il controllo dei sistemi spaziali. Una volta la politica spaziale definita dal governo, il CNES è responsabile di metterla in applicazione e di coordinarla con l’aiuto delle loro proprie team e attraverso la cooperazione con partners industriali e scientifici, nazionali e internazionali. Il CNES è un organismo a carattere Industriale e Commerciale (EPIC). Il CNES beneficia di un finanziamento pubblico, sottomesso a un controllo parlamentare e rende conto regolarmente al Consiglio di amministrazione e agli organismi di controllo pubblico. Il budget di CNES era nel 2007 di 1 740 millioni di euro, di cui 1382 venivano dalle sovvenzoni pubbliche. Il CNES impiega circa 2400 dipendenti con un contratto di diritto privato. Più dela metà sono dirigenti e ingegneri. Vengono distribuiti in 4 centri: Evry (Direzione dei lanciatori), Kourou (base di lanciamento), Parigi (sede sociale e amministrativa), e Toulouse (sistemi orbitali). La sede di Toulouse concentra 70% dell’effettivo.
Grazie allo sviluppo di Ariane, attribuita al CNES per il conto dell’ESA, la Francia dispone oggi di un sapere completamente unico in Europa, sui sistemi di lanciatori. Questa competenza è essenzialmente concentrata alla Direzione dei Lanciatori , à Evry e nell’industria spaziale francese, che assicura la direzione dei lavori di Ariane e circa metà della sua fabbricazione, per cio che riguarda la struttura e i motori. Il Centro Spaziale di Toulouse è competente in particolare sui sistemi orbitali, cioè le piattaforme satellitari, i loro strumenti e la verifica delle loro operazioni. Per le missioni di osservazione della Terra, l’industria spaziale francese dispone di una competenza riconosciuta nei sistemi di osservazione ottica. Le sue competenze per il totale delle applicazioni spaziali e in particolare in campo delle tellecomunicazioni spaziali si traduce con l’integrazione di un grande numero di satelliti, nell’ambito di programmi commerciali, nazionali, europei oppure nell'ambito della cooperazione internazionale.

Italia
L'ASI, Agenzia Spaziale Italiana, nata nel 1988 è un ente pubblico nazionale che ha il dovere di mettere in pratica la politica spaziale italiana. ASI dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e usa i fondi versati dal Governo per finanziare il progetto, lo sviluppo e la gestione operativa delle missioni spaziali con obiettivi scientifici e applicativi. ASI gestice missioni spaziali da sola o in collaborazione con i più grandi organismi spaziali internazionali, inanzitutto con l’ESA (l’Italia è il primo contribuente dopo la Francia e la Gemania), con la NASA e le altre agenzie nazionali. Per la realizzazione di satelliti e strumenti scientifici, l’ASI conclude dei contratti con società italiane attive nel settore italiano. Il centro principale si trova a Roma e i centri operazionali sono a Trapani, Matera (Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo) e Malindi, Kenya (Centro Spaziale Luigi Broglio). L’ASI conta attualmente 200 dipendenti ed dispone di un budget annuale di circa 800 milioni di euro.
L’Italia dimostra la sua volontà di sviluppare le sue competenze in materia di lanciatori, con la direzione dei lavori di sviluppo del lanciatore Vega, attribuito all’industria spaziale italiana dall’ESA. Gli industriali italiani forniscono la turbo-pompa a ossigeno per il motore criogenico di Ariane. L’industria italiana è attiva anche nel campo dell'osservazione della terra a base di radars e dispone di una capacità di realizzazione di piattaforme per satelliti. Dopo aver contribuito a diversi elementi della Stazione Spaziale Internazionale, l’Italia manifesta un interesse particolare per i programmi di esplorazione di Marte.
Le relazioni tra le autorità politiche e l’industria spaziale sono facilitate dalle agenzie spaziali. Come abbiamo visto, esse hanno le competenze tecniche necessarie per poter proporre dei programmi spaziali ai governi e le comptenze tecnologiche e legali necessarie per trattare con l’industria spaziale. Insieme, le agenzie e l’industria costituiscono la categoria produttiva del settore spaziale.

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